domenica 27 novembre 2011

Capitolo 5 - La trappola



Lascio a voi immaginare il trambusto che si scatenò in casa Darling la vigilia di Natale, quando un valletto del conte recapitò l’invito per Wendy e Betty.
La signora Darling che aveva subito in dignitoso silenzio le sprezzanti occhiate delle altre mamme quando diceva il nome dell’istituto frequentato da Wendy, non stava in sé dalla gioia pensando che fra poco avrebbe potuto raccontare addirittura di un ricevimento natalizio a casa di Sua Eccellenza il conte Lord Ffink Pfenniger Jones “zio della più cara amica di Wendy!”.

Il signor Darling si preoccupò invece subito moltissimo pensando che forse Wendy avrebbe avuto bisogno di un vestito nuovo, ma questo punto fu subito risolto quando si appurò che nemmeno Betty possedeva alcun abito particolare da sfoggiare a casa dello zio.

Anche se vedo le vostre labbra fremere per l’ansia di conoscere se i loschi progetti del conte e del figlio ebbero o no successo, debbo dirvi in primo luogo che il giorno di Natale fu veramente un giorno magico per Betty: tutti la subissarono di gentilezze, le fecero una quantità di regali, Gianni scrisse addirittura una poesia per lei e quando gliela diede diventò rosso come un peperone, cosa che fece molto piacere alla piccola Betty.

Poi venne il 27 e William andò a prendere le due ragazze con la carrozza dello zio. William, come sappiamo era molto prevenuto nei confronti di Wendy ma si era imposto di non far trasparire quei suoi sentimenti e di essere gentile con tutti.
Le ragazze già pronte attendevano William in salotto spiando l’arrivo della carrozza di dietro le tende.

Devo dirvi, ad onor del vero, che la reazione delle ragazze al suo arrivo avrebbe fatto molto stizzire Miss Worksham, perché in quel momento dimenticarono entrambe la massima del “contegno, contegno, contegno”, tanto insistentemente predicata dalla direttrice. Betty aprì rumorosamente la porta di casa e corse urlando in strada ad abbracciare il fratello, mentre Wendy…

Beh, è difficile dire quello che fece Wendy: lei ebbe la sensazione di essere stata irrorata di polvere di fata, di svolazzare qua e là e che tutti nella stanza avessero smesso di parlare o, forse, era diventata sorda lei perché non sentiva più alcun rumore. Si riscosse solo quando per la terza volta Betty, tirandole la manica, le urlò nell’orecchio (le due prime volte non aveva sentito):”Ti posso presentare mio fratello?”

William le andò incontro come sempre preceduto dal suo raggio di sole privato e Wendy, che sarebbe voluta fuggire via e non poteva, si fece forza e abbozzò un inchino dicendo: ”Benvenuto milord!” facendo sganasciare dalle risate Betty, Michele e Gianni, che erano corsi anche loro incontro all’ospite.
Devo dire che in quella confusione un po’ di polvere di fata doveva essere caduta per sbaglio anche sulla signora Darling e per qualche attimo William avrebbe potuto, se fosse stato pronto, cogliere forse quel piccolo tenero bacio che stava sempre all’angolo delle labbra della signora.

Il conte a cena fu straordinariamente gentile con le ragazze ed il nipote ma, soprattutto, lo fu con Wendy: si interessò a lei e ai suoi studi e dimostrò una straordinaria curiosità sia per quel Peter Pan che doveva venirle a prendere, sia per la sua isola.


Da perfetto ed affascinante padrone di casa non finiva mai di farle domande sul viaggio e la sua durata, la direzione da prendere, il numero dei pirati e degli indiani, le loro armi, la geografia dell’isola…Insomma, il conte, esperto nel carpire i segreti, fece di tutto per conquistare la sua giovane ospite e ci sarebbe anche riuscito pienamente se Wendy non avesse dovuto combattere per tutta la sera con un fastidiosissimo raggio di sole che sembrava originare misteriosamente sopra la testa di William e che continuò per tutta la cena a ferirla negli occhi.
Comunque il comportamento di Lord Bryan fu così disteso, così amichevole e mise talmente a loro agio i suoi giovani ospiti che, quando propose un brindisi prima di tornare a casa, Betty tutta felice ed eccitata alzò la coppa nella quale era stata versata una lacrima di champagne per dire “Con tanti auguri perché Wendy e William si sposino presto!”

Naturalmente Wendy sarebbe voluta sprofondare sotto il tavolino per la gran vergogna e in quel momento pensò, disperata, che avrebbe potuto anche morire se solo avesse incontrato gli occhi di William mentre William, a sua volta pensò che le sorelle chiacchierone dovrebbero poter essere legalmente uccise, magari senza far loro provare troppo dolore, ma uccise.

Il conte in quel momento così drammatico per i suoi ospiti fu splendido: rise simpaticamente della battuta, fece delicatissimi complimenti a Wendy, disse che se la cosa fosse successa veramente avrebbe dato la sua benedizione, richiamò su di sé l’attenzione, sviò il discorso e quando l’imbarazzo passò, li accompagnò alla porta, li salutò tutti affettuosamente e arrivò perfino ad accennare un galante baciamano a Wendy dicendole: “Beh, allora buon viaggio figliola, e mi saluti tanto quel Peter!”
Il ritorno a casa dei nostri tre amici sarebbe stato perfetto, come avrebbe confessato qualche anno dopo Wendy a William, se gli zoccoli dei cavalli non avessero fatto per tutto il tragitto un fastidiosissimo rumore contro il selciato che, composto com’era solo di soffici nuvole, non avrebbe poi dovuto rimbombare tanto.

A turbare però tutta quella perfezione, quando erano ormai arrivati in fondo al viale di casa, giunse Johnny il Fetido con tutta la sua banda.
Come disse più tardi nel salotto di casa Darling il dolorante cocchiere del conte al poliziotto che raccolse la sua deposizione (mentre il signor Darling sorreggeva affettuosamente la moglie in lacrime), quell’ignobile banda di orrendi gaglioffi aveva trascinato via il povero signorino William e le due derelitte fanciulle che urlavano atterrite e, alla domanda del sergente aveva aggiunto: “Oh, sì, certo, il signorino William ha lottato come un leone e ha strappato dal volto di quello che sembrava il capobanda il cencio dietro il quale si celava…”
Peccato però che lui, il cocchiere, non potesse riconoscerlo, quel malvivente.


7 commenti:

  1. Beeeelllooooooooooo!!!! Ancora ancora! Lo sto leggendo ai miei figli!!

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  2. Grazie! Pensiamo di arrivare fino al capitolo 11°.
    Se vuoi puoi trovare l'intero libro su Lulu.com, sia in italiano e in inglese, anche in versione ebook. Buona prosecuzione! :)

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  3. c'è anche un 12° vedo! meno male :)

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  4. Sì, con il mio ufficio stampa abbiamo deciso di pubblicare un capitolo di più... e poi c'è il libro!

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  5. Anche io voglio che mi venga a prendere a casa WIlliam!!!

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  6. Intendi il William del libro o il principino della casa reale? ;)

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  7. Beh, direi entrambi... solo che quello del libro l'avrei voluto da piccola e quello 'vero' anche adesso non sarebbe male ;)
    Chiaretta

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